In questo articolo scopriamo insieme a cosa è collegata l’energia del nostro primo chakra e come questo influenza la nostra vita. Secondo il sistema dei chakra Muladhara rappresenta, infatti, la base e l’inizio del nostro percorso interiore volto all’integrazione di corpo, mente e spirito.
Introduzione: che cosa rappresenta e quando si sviluppa
Il primo chakra è il primo che incontriamo nel nostro viaggio alla scoperta di questa antica conoscenza. Il suo nome sanscrito deriva dalla radice Mula che significa radice o base: la sua energia è, come vedremo tra poco, alla base di tutta la nostra esistenza per come la conosciamo oggi.
Negli uomini questo chakra è localizzato leggermente all’interno del perineo, mentre nelle donne si trova nella parte posteriore della cervice uterina. Il colore comunemente associato a esso è il rosso.
A livello energetico e psicologico questo chakra ha diverse funzioni, principalmente legate alla sopravvivenza e alla parola Radice che come vedremo tra poco può assumere diversi significati. Si sviluppa da quando il bambino si trova nell’utero materno fino ai 12 mesi di vita, in un periodo in cui il neonato ha bisogno che qualcuno soddisfi le sue necessità, sia fisiche che emotive. Un bambino così piccolo, infatti, non solo ha bisogno di essere nutrito ma ha anche bisogno di essere tenuto, coccolato, rassicurato: più le sue necessità verranno soddisfatte e più crescerà avendo fiducia nel mondo che in questo caso è rappresentato da tutti coloro che si prendono cura di lui. Quando il bambino si trova nell’utero è avvolto da tutti gli ormoni che il corpo della madre produce: questo rappresenta il primo imprinting a livello chimico del corpo del neonato, la sua prima esperienza del corpo.
Radice come energia primordiale di sopravvivenza
Muladhara contiene l’energia della nostra sopravvivenza: abbiamo un istinto di sopravvivenza che ci guida nella maggior parte delle azioni che compiamo quotidianamente. Al giorno d’oggi fa parte di questo sistema avere un luogo in cui vivere e in cui si sente al sicuro, avere abbastanza soldi per vivere e nutrire il corpo (spesso i disordini alimentari fanno infatti parte di questo chakra). Se questi bisogni di base sono soddisfatti, allora la coscienza si può evolvere e andare in alto verso gli altri chakra. Al contrario, se la nostra sopravvivenza viene costantemente minacciata, allora l’energia si fissa a questo livello e sarà difficile progredire spiritualmente.
Radice come genitori e antenati
Il primo chakra rappresenta il legame con il nostro passato, con i nostri genitori e i nostri antenati. Se neghiamo il nostro passato, se non lo vediamo e non lo accettiamo interamente per com’è, allora sarà come procedere nella vita lasciando indietro un pezzo importante di noi.
Non possiamo cambiare quello che è stato, ma possiamo cambiare come noi lo vediamo: liberare e riconoscere le emozioni che non ci siamo mai permessi di vivere ci può essere d’aiuto per integrare quelle parti del nostro passato che, per un motivo o per l’altro, facciamo fatica a vedere.
Rendersi consapevoli del proprio passato ci permette di poter attingere a tutta l’energia che ci può sostenere e guidare nella vita: l’energia stabile e potente degli antenati che, interiormente, sono le nostre radici, il luogo da cui proveniamo.
Radice come corpo
Il primo chakra rappresenta il legame con il nostro corpo. Abbiamo già detto che, per quanto riguarda la sopravvivenza, dobbiamo nutrire il nostro corpo: quando lo facciamo stiamo dicendo al nostro corpo che ci sentiamo in diritto di esistere. Quando ci sentiamo in diritto di esistere, accogliamo nella nostra vita l’esperienza del corpo. Il corpo infatti, a livello energetico, sostiene e vive tutte le esperienze che facciamo. Quando ad esempio proviamo un’emozione molto forte, che sembra portarci via, possiamo portarci sul corpo e distribuire quel carico energetico a livello fisico grazie al quale poi, molto probabilmente, sarà scaricato a terra. Se lasciamo le emozioni solo nella mente e non le viviamo nel corpo, perdiamo metà del nostro potere di prenderci cura del nostro essere che, come minimo, è composto da mente, corpo e anima. Riprendere contatto con il corpo è fondamentale se desideriamo riportare equilibrio nella nostra vita.
Ricordati inoltre che il corpo non ci mente mai: dobbiamo solo imparare a capire il suo linguaggio.
Se ti senti viva nel corpo, avrai abbastanza energia per affrontare la vita.
Secondo l’Oriente…
Ogni chakra ha un proprio Karmendriya, un proprio Jnanendriya e un proprio tanmantra: in italiano sono gli organi di azione, di percezione e la modalità sensoriale specifica.
Per il primo chakra abbiamo il naso e di conseguenza l’olfatto, come organo d’azione invece abbiamo l’ano (connesso all’evacuazione, al lasciar andare, al liberarsi di).
Il primo chakra è connesso inoltre al Prana Vaju* Apana: il tipo di energia che nel nostro corpo regola l’espulsione e l’assorbimento del cibo, è localizzata nel basso ventre sotto l’ombelico e la sua direzione è discendente. Questo movimento discendente dell’energia lo troviamo nel corpo in ogni espirazione.
*Secondo l’oriente l’energia si modifica in base alle regioni del corpo in cui scorre: distinguono 10 diversi tipi di energia che sostengono le funzioni del nostro corpo fisico e che vengono chiamate pancha pranas e upa pranas (prana maggiori e prana minori).
La simbologia
-Fiore di loto con quattro petali rossi
-Quadrato giallo, simbolo dell’elemento Terra
-Elefante con 7 proboscidi che rappresentano i 7 minerali che sono necessari alle funzioni fisiche del corpo umano (ferro, magnesio, selenio, zinco, iodio, calcio, rame). L’elefante inoltre è il più grande animale di terra, simbolo della stabilità, della calma, della forza.
-Sopra l’elefante c’è un triangolo rosso capovolto, simbolo della Shakti. Dentro a esso c’è una specie di Shivalingam a cui la Kundalini è attorcigliata per 3 spire e mezzo: questo simboleggia le 3 qualità che l’oriente attribuisce alla vita (tamas, rajas e sattva) e la mezza spira rappresenta la trascendenza di tutto questo nel grembo della dimensione in cui non esiste né spazio né tempo
Caratteristiche principali
ELEMENTO
Terra
COLORE
Rosso
GHIANDOLA ENDOCRINA
Surrenali (adrenalina)
COLLOCAZIONE
Negli uomini è localizzato leggermente all’interno del perineo, nelle donne si trova nella parte posteriore della cervice uterina
EMOZIONI
Paura e fiducia
BIJA MANTRA
LAM
ALTRI VALORI
Lavoro, casa, spese, economia, sostentamento, radicamento, stabilità, solidità, attività fisica
SENSO
Olfatto
FIORI AUSTRALIANI
Grey Spider Flower, Macrocarpa
Conclusione
Se vediamo la vita come un albero, Muladhara rappresenta le radici che ci permettono di restare in vita. Un albero può essere imponente ma se non ha radici stabili, anche un vento delicato può destabilizzarlo. La stessa cosa accade a noi: senza un terreno, delle radici, una casa, qualsiasi cosa può portarci via. Possiamo decidere di riprendere in mano la nostra vita attingendo al sistema di nutrimento della terra, portando l’attenzione dalla mente al corpo, sentendo il nostro corpo che vive e respira, ricostruendo un legame con il nostro corpo.
Senza delle radici stabili, nessuno è in grado di volare.